Anatomia a “controllo numerico” per operatori CAD con AFG

Sdt Alberto Battistelli

Alberto Battistelli è membro del comitato scientifico di numerose riviste di settore dal 1984. Tiene corsi, convegni e ha pubblicato numerosi articoli in Italia e all’estero. Coautore del libro “Precision in Prosthetic Restauration” Resh Editor 1993, insieme a Romeo Pascetta e Dr. Domenico Massironi.

Ha ideato il nuovo sistema per modellare la forma naturale e funzionale dei denti, basato su concetti matematico-geometrici denominato A.F.G. (Anatomic Functional Geometry) pubblicato in 13 lingue sui libri AFG modelling e AFG memo editi dalla Teamworkmedia s.r.l..

Nel 2019 è stato premiato, con cerimonia dedicata, dall’ufficio di presidenza del Senato della Repubblica Italiana, presidente On. Sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati, per aver reso AFG una “Eccellenza Italiana nel Mondo”.

Finisce il tempo dell’improvvisazione, dell’istinto e dell’affidamento all’estro nella ricostruzione dell’anatomia dentale.

La forma è l’unica cosa che davvero rimane in comune tra analogico e digitale, ma non si puòpiù pensare che la si può insegnare con i vecchi metodi in un contesto tutto a controllo numerico: “guarda e copia” non aveva tanto senso prima, figuriamoci oggi dove tutto èprocedurizzato e la basi odontotecniche vere sono minime o nulle. AFG, il sistema da me ideato fin dagli anni 90, ha subito concepito i denti sotto l’egida della matematica e della geometria (triangolazione ecc.), il digitale è arrivato molto dopo e deve ancora comprendere realmente come utilizzare i numeri nella progettazione CAD. Ancora oggi si vedono scegliere denti dalle librerie senza nessuna logica, senza riferimenti al progetto intimo del dente.

Già 10 anni fa proposi ad una azienda italiana (EGS) un metodo per prelevare le forme matematicamente più vicine ai numeri del paziente, tutto è stato fatto bene, ma non si è andati oltre le forme di esempio che avevo inserito. Il prelevamento matematico andrebbe applicato a tutte le librerie per poi andare verso una cospicua riduzione dei click con automazioni ancora lungi dall’essere prese in considerazione. A mio modesto avviso non si ha una mentalità digitale semplicemente perché si sa usare un software, il mouse non ti rende un odontotecnico se dietro non c’è una conoscenza profonda dei “paletti da saltare” nello slalom per costruire una protesi, ma allo stesso modo è difficile spingere tasti secondo logica se non si interpretano i denti sotto l’aspetto numerico, ovvero matematico-geometrico. “Impara a guardare il mondo con l’occhio geometrico, stilizzando le forme” diceva il grande pittore toscano Giorgio Michetti. Il digitale lavora con numeri e triangoli, queste prerogative AFG le ha introdotte 20 anni prima per razionalizzare e facilitare l’apprendimento e la realizzazione della forma funzionale dei denti. Molto di quello che è considerato digitale è di fatto analogico anche se esce dal computer: non vedo alcuna differenza di concetto negli strumenti “digitali” per gestire la forma rispetto agli analogici: aggiungere, rimuovere, storcere e lisciare sono operazioni del tutto comuni ai due mondi solo apparentemente opposti!

Quando le persone mi chiedono se AFG è compatibile col digitale sono costretto a rispondere che non c’è nulla che deve diventare compatibile se di fatto sono la stessa cosa! Uniformare il modo in cui gli operatori al CAD concepiscono i denti nel proprio cervello è la vera sfida del momento.

Sono stato molto contento nel vedere aziende digitali e grandi laboratori che mi chiedono consulenza per formare i colleghi addetti al CAD sotto un aspetto diverso.

Le prime esperienze sono state molto interessanti. Ho intervistato molti ragazzi per chiedere loro quale fosse il criterio con cui sceglievano i denti dalle librerie, il risultato è stato una vera Babilonia di idee senza capo né coda. In questa maniera si rischia che i clienti richiedano sempre e solo alcuni operatori a discapito di altri perché si evincono differenze enormi sul piano del gusto dell’istinto e dell’esperienza, con risultati conseguenti.

L’attività produttiva concentrata su pochi può paralizzare l’azienda. Un’istruzione oggettiva che uniformi il pensiero, ovvero il modo di concepire la forma è ormai indispensabile nel digitale, ma passa obbligatoriamente per una fase analogica guidata da codici numerici.

Si deve anche tenere conto della poca o nulla esperienza odontotecnica di tanti giovani bravi genericamente col mouse ma acerbi e inesperti in tutto il resto. Per questi ragazzi, mi ripeto all’ossessione, una formazione analogica rigorosamente guidata da aspetti codificati puòcolmare il gap, inutile e deleterio sarebbe invece procedere con una formazione di tipo tradizionale, con le obsolete tecniche di modellazione da me stesso abbandonate più di 20 anni fa.

Introdurre elementi guida AFG per affiancare e favorire la scelta delle forme dai software CAD e il loro corretto posizionamento è la sfida prossima di AFG, con il prezioso aiuto di colleghi esperti in materia di progettazione CAD, contiamo di poter portare qualcosa di nuovo al Colloquium Dental di Montichiari (BS) in ottobre, dove AFG Dental Academy avrà il suo congresso per gli allievi e i soci il giovedì 19 ottobre. L’accademia avrà anche uno stand con spazi doppi rispetto al passato, dove si terranno mini conferenze e saranno presentate novità.

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