Legittimare ciò che l’occhio vede in modo arbitrario

Sdt Alberto Battistelli

L’obiettivo dovrebbe essere osservare la natura attraverso un percorso a ritroso, riuscire a capire gli eventi e i mutamenti strutturali che i denti hanno vissuto prima di presentarsi davanti ai nostri occhi per analizzare e conoscere il perché delle cose. L’approfondimento di queste analisi ci consente di percepire l’eventuale forma primaria dei denti e le cause, attraverso le quali, tale forma ha subito dei mutamenti e quindi un adattamento alla nuova situazione. Quotidianamente ci capita di effettuare ricostruzioni protesiche, più o meno complesse ed estese, ma il nostro campo visivo si limita sempre ad analizzare i medesimi particolari, riducendo ciò che potrebbero essere le nostre capacità visive a vantaggio di un’ulteriore ripetizione di ciò che siamo abituati ad eseguire.

Dovremmo far nascere in noi la necessità di imparare a leggere ed ascoltare quelle forme che vorrebbero parlarci, per darci la soluzione della nostra parziale cecità. I modelli ci parlano, i denti vorrebbero raccontarci tutta la loro storia come dei pazienti che chiedono aiuto. E allora cosa c’èdi più utile e bello che approfondire e superare i limiti del nostro vedere per entrare nel mondo che tutti chiamano artistico? La nostra fantasia è forviante e solo un Metodo ci permette di raggiungere la bellezza. Entriamo negli anni 2000, il mio obiettivo è capire i nostri limiti visivi per trovare la soluzione e per poter leggere le reali forme che ci appartengono. Come fare? Indispensabile entrare nel mondo delle misure, nei percorsi stabiliti da un sistema numerico che ci mette nelle condizioni di capire, di vedere e di eseguire in un modo più vero la replica delle forme. Un Metodo che esprime i concetti della “Bellezza”, di cui ho sentito esprimere nel mondo artistico durante il mio capire, che non appartengono alla bravura o alla fantasia di chi interpreta, ma da schemi e letture molto specifiche che ti approcciano alla forma ideale attraverso le misure. Canova insegna! Misure Mock-up È stato il primo Artista con una mentalità imprenditoriale. È riuscito a tradurre un percorso del suo fare attraverso dei punti di repere che metteva sui prototipi in gesso per replicarli esattamente in marmo. MISURE! Tutto questo gli consentiva di far sì che i collaboratori della sua bottega di Roma, potessero aiutarlo nell’avanzamento delle opere, mettendo poi il Maestro Canova, nelle condizioni di ultimarle nei dettagli, inserendogli il suo imprinting riconosciuto ogni dove. Bellissimo! Pensiamo che tutto ciò risale alla fine del Settecento. LE TRE GRAZIE di Antonio Canova. Questo è lo stesso spirito della sistematica di Alberto Battistelli. Ecco che nasce un pensiero, dove, essendo consapevoli dei propri limiti visivi e approcciando il nostro cognitivo all’utilizzo di una nuova metodologia, si delinea un percorso attraverso l’umiltà e l’emozione del cambiamento, illuminandoci su ciò a cui nessuno era mai arrivato, riconosciuta come un’Eccellenza nel Mondo.

Questa naturale sovrapposizione delle nostre attrazioni cognitive ha fatto sì che riuscimmo a scrivere un racconto del nostro pensare e del nostro fare, che ci permise di essere spesso presenti in incontri congressuali, dove, la nostra sinergia riusciva ad entrare nell’emotività della gente creando interesse, curiosità e desiderio di cambiamento. A.F.G. Significa entrare intimamente nel mondo delle forme dentali, superando il diaframma che separa il visibile dal non visibile e poter vivere il rapporto plastico delle forme. La forma è bellezza e la bellezza èforma e non tutte le parti che la compongono sono facilmente visibili ai nostri sensi. Ènecessario liberarsi dai vizi visivi e leggere le parti che costituiscono l’insieme. Questo è il valore aggiunto del linguaggio codificato di una sistematica unica performante come l’A.F.G. Evidenziare i punti, riuscire a percepirne le linee invisibili e seguire un percorso di numeri (misure) attraverso le quali saremo, sempre, nelle condizioni di vedere e replicare ciò che la natura ha eseguito in modo esemplare e che spesso, per nostra negligenza nell’approfondimento della conoscenza, non riusciamo a riprodurre. È un Metodo che si rivolge sia ai Dentisti che agli Odontotecnici che gli permetterà di entrare in un mondo, troppo spesso ignorato, che darà un senso al loro fare, riuscendo a comunicare al paziente il perché di una certa forma, attraverso una spiegazione misurabile. Iniziamo dalle 2 misure chiave, attraverso le quali saremo in grado di creare un percorso di punti e di volumi e il nostro cognitivo vedrà ciòche i numeri ci suggeriranno. Stabilire il posizionamento delle cuspidi in modo che possano interagire nella funzione con i denti antagonisti, definire l’andamento di un sottofondo invisibile, utilizzare delle misure inconfutabili, permetteranno di creare delle forme e proporzioni adeguate. La sistematica A.F.G. studiata e definita in tutti i suoi dettagli permetterà a tutti noi di mettere in pratica concetti e tecniche di applicazione a vantaggio dei pazienti, al punto che non si dovrà più dire ti mostro i denti che faccio, ma, sto realizzando i tuoi denti! MISURE-METODO Antonio Canova MISURE-METODO A.F.G. Alberto Battistelli Dobbiamo entrare nel mondo che ci circonda per vederlo, assaporarlo, toccarlo e capirlo, per poterlo conoscere e replicare attraverso le emozioni del nostro sapere e i sensi che ci appartengono per far sì che il nostro cognitivo memorizzi il momento, le informazioni e i numeri che saranno la chiave di lettura di ciò che eseguiremo. Solo così potremo entrare nelle aspettative di coloro che sperano di aver trovato in noi quella competenza necessaria per regalargli il loro sorriso. Tutto questo, in sintesi è A.F.G., tutto questo è Alberto Battistelli in ciò che ha fatto e in ciò che attraverso i suoi corsi ci mette a disposizione. Le nostre mani sono l’espressione di ciò che conosciamo e questo ci permette di esprimerci nel modo più adeguato, appartenendo e raccontando l’Estetica. Come diceva, il piùvolte citato S. Agostino: “Il numero è parte integrante della bellezza, nulla si può fare se non utilizzando le misure per raggiungere l’emozione della Natura”. Il mondo è fatto di numeri, l’uomo appartiene ai numeri… E non dimenticherò mai quando io e Alberto, per terminare il Millennio 1900, ci trovammo a confrontarci, alla Maratona di New York su delle misure, che in quel contesto non erano millimetri ma chilometri, sempre con un unico comun denominatore: l’Emozione! E tramite l’emozione sono certo che altri numeri, altri sogni, altri progetti, daranno colore e sapore ad altri momenti della nostra vita.

Grazie Alberto!

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